“From A Whisper To A Scream” (1981)

La scrittura “Trust” (1981) è influenzata dall’assunzione di alcol e droghe, è lo stesso Costello nelle liner notes della ristampa del 2003, “da un punto di vista personale, questo è stato semplicemente il disco della mia carriera più influenzato dalla droga . Dico questo, senza nessuna sobria pietà o in modo da glorificarlo con un accondiscendente senno di poi, ma perché è vero. È stato completato quando ero vicino a un collasso nervoso autoindotto da una dieta a base di sidro forte e grezzo, gin e tonic, polveri varie, di cui solo una era l’Andrews Liver Salts, e alla fine, Seconal e Johnnie Walker Black Label. Le mie divagazioni coerenti a malapena del mio cervello confuso furono gradualmente lavorate dalle inarrestabili rielaborazioni di melodie e frammenti lirici, molti dei quali predatavano la mia carriera professionale.” “From a Whisper to a scream”, tra i brani più intelligibili del disco, è il breve quadretto di una sbornia in qualche locale – immaginario tra l’altro raccontato e descritto anche in “Clubland” – e, sotto l’effetto degli alcolici (probabilmente), il protagonista del brano alla caccia dell’altro sesso, “Taking every word she says just like an open invitation”.

“Clubland” (1981)

Clubland è un quadretto ambientato idealmente in un club e locale da ballo : luogo di svago e divertimento che però – nel brano- sembra non essere tale finendo per diventare sede di eccessi fini a se stessi : “C’è qualcuno che ha il ferro in tasca per fare il lavoro sporco/Eccoli al tiptap del cavallo zoppo, una stupida piroetta e gli sparerai/Lo lasciano a metà della pista per il paradiso, lasciano te a metà strada per la beatitudine/ L’invito delle signorine non sembrava promettere questo”. La parte finale della canzone tratteggia, in conclusione, un contrasto tra sfruttamento e festa : “Si baratta il diritto al posto con un diritto da buttafuori/Non svenire adesso, non ti tocca il rimborso, hai colto cosa t’eri perso?/Alla folla vien versata una siesta, meno un decimo di trattenuta/Ti è concesso il riposo che basta appena per tirare a covar rancore/Dal martedì al sabato/I soldi sono già finiti/Ci sono cose che vanno di pari passo oggigiorno/Vacillano le mani e vacilla il lavoro.”